Eredità digitale, c'è EMortal: come trasportare foto, video e testi dai dispositivi obsoleti

Se avete più di 40 anni, avrete di certo in casa nascosti in qualche cassetto tanti dischetti di cui non sapete più che fare. Se non avete trasferito il loro contenuto su supporti a tecnologia più avanzata, probabilmente non potrete leggerli mai più. A quei dischetti succede quello che è successo anche ai nastri Vhs: se anche voleste andare a rivedervi quel vecchio film che tanto vi piaceva, probabilmente non avete più un videoregistratore. Vint Cerf, uno dei padri di Internet, pensa che l’umanità perderà circa un secolo di memorie per colpa del bit-rot, il fenomeno per cui i files non possono essere più letti perché scompaiono le macchine in grado di leggerli, e le nuove macchine non portano le applicazioni necessarie a decifrarli. Scripta manent, dicevano gli antichi. Ma gli scritti digitali non rimangono. Fotografie, documenti, lettere, video, interviste diventano illeggibili man mano che i sistemi operativi, la tecnologia, gli strumenti si evolvono. Eppure c’è qualcuno che lavora perché ciò non succeda, almeno non ai vostri ricordi più cari, a quelli che vorreste rimanessero negli anni a venire, magari anche 100 anni. Colin Culross è in fondatore di EMortal, un servizio che promette di organizzare, proteggere, conservare e trasmettere al futuro la nostra eredità digitale. Culross ha spiegato di essere arrivato a questo progetto grazie al suo passato di vigile del fuoco, quando era «giovane, snello e forte».

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In quel periodo notò che dopo che i vigili avevano salvato una famiglia, dopo che le fiamme erano state spente, e non c’era più pericolo, «le persone volevano rientrare nelle case distrutte, per cercare ricordi, foto, oggetti che appartenevano alla storia della famiglia». Lo stesso Culross si è trovato poi nella vita in un momento tragico quando la figlia Jools si è ammalata di cancro: «Ora è guarita, abbiamo lottato ma abbiamo vinto contro il male. Ma quando c’eravamo dentro, il pensiero di perderla era terrificante. Cercavo a un modo per tenerne viva la memoria e salvare per sempre la sua storia, in modo che, il Signore ci protegga, in qualche modo ci sarebbe stata sempre vicina». Per questo Culross ha creato Emortal: «La vostra vita. Protetta per sempre». L’idea è che i membri di EMortal sono come i membri di una larghissima famiglia, sparsa nel mondo, ognuno dei quali paga un piccolo abbonamento mensile, circa 5 euro al mese, che serve da fondo per mantenere le memorie di tutti, anche dopo la loro scomparsa. Chi partecipa, vedrà comparire sul proprio dispositivo una domanda quando fa una foto o scrive un documento: «Vuoi che sia conservato in EMortal?».

LA CASSAFORTE

Naturalmente non vorremo conservare in eterno tutto, solo foto o documenti o video che abbiano davvero un significato e che vogliamo che i vostri figli, i nipoti e pronipoti un giorno possano vedere, per conservare la memoria della famiglia nel suo insieme. La tecnologia di EMortal aggiorna costantemente tutto il materiale conservato, rendendolo leggibile man mano che la tecnologia cambia. EMortal offre anche altri servizi, sempre con l’idea di proteggere il presente per il futuro: si possono mandare messaggi che verranno consegnati fra anni, o decenni. Si possono creare capsule del tempo, alberi genealogici che vengono aggiornati automaticamente. Si può anche tenere una cassaforte, entro la quale conservare tutte le pass-word e le informazioni necessarie ai nostri eredi in caso di disgrazia. In poche parole, Culross vuole aiutarci a non cadere nell’oblio, e a evitare che le nostre memorie scompaiano per colpa del bit-rot. Non è un caso che fra gli investitori della sua iniziativa ci sia proprio Vint Cerf, il genio della tecnologia che da anni ci ammonisce che l’umanità sta marciando verso «il caos della memoria».

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