Sostenibilità in Europa, le Generali lanciano un piano da 3,5 miliardi per la ripresa green nell'Unione

Ci sono già 10 opportunità nel mirino di Generali. Oltre un miliardo di euro per scommettere sull’abitabilità green, ma anche su infrastrutture digitali, sanità e investimenti nella transizione energetica del Vecchio Continente e dare nello stesso tempo una mano alla ripresa. Tutto ciò a patto che la missione comune di certi investimenti sia di dare il colpo di coda a sostenibilità ambientale e sociale. In prima linea ci sono progetti come la rete in fibra in Italia in cui ha investito Generali Global Infrastructure; oppure l’acquisizione di un operatore leader nella fornitura di soluzioni per l’energia pulita in nord Europa. Ma l’ambizione del Leone di Trieste è ben più alta. Del resto, la rotta del green deal europeo è diventata una via obbligata per la crescita anche per il settore assicurativo. E guardando alla ripresa dopo la pandemia lo è ora più che mai. Nasce da questa consapevolezza il piano Fenice 190, lanciato da Generali Assicurazioni in occasione della celebrazione dei 190 anni di vita del Leone. Un piano da 3,5 miliardi da spendere in 5 anni a supporto della ripresa sostenibile in Europa e dell’economia reale. Con un focus particolare su innovazione e sul tesoro nascosto nelle Pmi.

LA NUOVA STRATEGIA

Alle spalle ci sono, appunto, già oltre 1 miliardo di euro stanziati tramite 10 fondi di investimento focalizzati su infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, piccole e medie imprese, abitabilità green, strutture health care, ed educazione. Con la nuova strategia diventano di fatto permanenti iniziative straordinarie avviate nel 2020 per affrontare la crisi, per entrare nel dna della compagnia. E a questo primo sforzo di sostegno alla ripresa si aggiunge l’impegno annuo di ulteriori 500 milioni per i prossimi 5 anni. Un percorso a tappe che partirà da Italia, Francia e Germania per toccare poi tutti i paesi europei in cui è arrivata la zampata del Leone.

IL SUPPORTO ALLE IMPRESE

Il piano è concepito per aumentare la sua potenza di fuoco attraverso una piattaforma multi-boutique di Generali Investments ed è aperto a fondi di terzi e investitori istituzionali, così come a tutte le società del gruppo. A selezionare i dossier un comitato di investimenti ad hoc della Business Unit Asset & Wealth Management, guidata dal ceo Carlo Trabattoni, con esperti di real asset, sostenibilità, private market, credito ed equity, a sua volta guidato dal ceo di Generali Real Estate, Aldo Mazzocco. Due le linee guida: il rispetto dei 17 Sustainable Development Goals (SDG) delle Nazioni Unite e la capacità di generare un impatto positivo sulla ripresa economica e l’economia reale in Europa. L’idea è un po’ quella descritta dal ceo Philippe Donnet, nel corso della recente presentazione del piano industriale. Sfruttare la lunga storia di Generali, «il suo straordinario patrimonio di conoscenze ed esperienze» anche per contribuire «a un futuro migliore per le comunità in cui opera, sia come assicuratore sia come innovatore sociale». Dunque, il Leone «protagonista della ripresa», secondo Donnet, ma anche «portatore di un segno concreto per il futuro, con un sostegno rilevante ai settori più innovativi, sostenibili e strategici per la rinascita dell’economia europea per favorire l’inclusione di chi è stato maggiormente colpito dalla crisi». Un capitolo di peso della nuova spinta sarà scritto a favore delle piccole e medie imprese europee. In autunno si terrà infatti la prima edizione di EnterPRIZE, iniziativa dedicata proprio a questo spaccato delle aziende europee. L’obiettivo è incentivarle ad adottare modelli di business sostenibili, dare visibilità a quelle che già lo hanno fatto e stimolare il dibattito pubblico sul tema. Sarà, dunque, attivata una piattaforma online sulla quale condividere le best practice e scaricare contenuti e informazioni generali relativi alla sostenibilità. Contestualmente sarà presentata la prima edizione di un Libro Bianco realizzato con l’Università Bocconi, dedicato agli effetti dell’introduzione di principi di sostenibilità nelle Pmi europee. Un modo per temere sotto mano il termometro del futuro. Intanto proprio in questo contesto, la business unit tedesca del gruppo, Generali Deutschland guidata dal ceo Giovanni Liverani, e il secondo assicuratore sul mercato tedesco per premi raccolti, ha lanciato i Sustainable Impact Award–Sia. Un’iniziativa che premia le Pmi tedesche che si distinguono per il loro contributo positivo alla qualità di vita dei lavoratori, all’ambiente e alla società.

L’INNOVAZIONE

Trasformare la compagnia e renderla sempre più digitale, rappresenta un’altra gamba importante della strategia dei prossimi anni. L’ambizione, per Generali, in questo caso è diventare “Partner di Vita” dei suoi clienti: aprire un superparacadute allargato dalla famiglia al benessere, dalla salute alla mobilità. Il piano Generali 2021 aveva già messo sul piatto oltre 1 miliardo di investimenti su questo fronte. Ma i risultati sono andati oltre gli obiettivi. Così già oggi più di 4 milioni di clienti in 11 mercati usufruiscono dei servizi del Digital Hub omincanale, sia fisico che digitale. È solo uno degli effetti di un processo di digitalizzazione che mescola innovazione, gestione della relazione con i clienti, automazione intelligente, e organizzazione agile. Obiettivo, anticipare il futuro. 

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